domenica 9 gennaio 2011

Salvatore Lihard "Al Lido è stato tolto molto"

IL GAZZETTINO 9 Gennaio 2011

   In una recente intervista sul Gazzettino (2 gennaio 2011) il Direttore Generale Padoan della Ulss 12 affermava: “Al Lido non ho tolto nulla”. Vorremmo restare allora ai fatti e attenerci al detto “verba volant, scripta manent”.
      Nel novembre 2002 la Giunta regionale deliberò un drastico taglio di posti letto (da 1.456 a 1.061) per la Ulss 12, chiudendo definitivamente l’Ospedale al Mare comprese le ultime Divisioni per degenze di Lungodegenza e Reumatologia. A fronte delle proteste dei cittadini la Regione decise di rafforzare i servizi socio-sanitari dell’isola, ma anche delle aree del Distretto 2, con l’impegno di: restaurare tutto il Padiglione Rossi (Monoblocco) e lì concentrare tutti i servezi; mantenere il Suemcon 2 posti letto di Terapia sub-intensiva (come strutture di stabilizzazione dei codici rossi non trasportabili e di supporto al Day-surgery); 2 autoambulanze e una idroambulanza fissa a San Nicolò;
un medico rianimatore; il Punto di Primo Intervento integrato con il Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile; il potenziamento dell’assistenza infermieristica e della riabilitazione a domicilio; il funzionamento a regime della idrokinesiterapia e delle piscine con acqua marina; l’adeguamento del servizio di trasporto acqueo dei pazienti non urgenti ma con gravi problemi; il Centro di salute mentale posto fuori dall’area ospedaliera e distrettuale; il mantenimento della Radiologia, dell’ambulatorio ecografico, del tubo digerente e delle mammografie; l’ampliamento delle attività poliambulatoriali; il servizio del Country Hospital e delle attività ambulatoriali collegate (flebologia, gastroenterologia, ortopedia); l’allocazione nel Monoblocco di 6 posti letto per Dialisi. Con notevole ritardo, nel marzo 2005 partirono i restauri del Monoblocco ma solo per il piano terra (3,1 milioni di euro) e per il primo piano (1,343 milioni di euro).
      La Ulss 12 ricevette 22,836 milioni di euro dal Comune di Venezia a fronte della “discutibile” vendita dell’ex OaM, ed anziché investirli (in virtù del protocollo del maggio 2007, art. 3,8,9) per migliorare i servizi li tagliava e/o li chiudeva; il tutto nell’assordante silenzio di Regione, Comune e Ministero dei Beni Culturali, promotori dell’accordo di alienazione.
      Dottor Antonio Padoan è vero o non è vero che a Lido il servizio di Radiologia è stato chiuso? Così come è sparita l’idroambulanza per le emergenze, il Day-surgery, il medico rianimatore, ed addirittura i 2 posti letto di sub-intensiva?
    

2 commenti:

  1. Stabilito che il parametro concernente, il servizio ospedaliero circa i posti letto dovrebbe essere di 4,5 ogni 1000 abitanti, considerando la situazione attuale di soggetti presenti nel Comune di Venezia:
    - turisti residenti equivalenti nr. 61.000 (pari a 22.265.000 presenze annuali)
    - veneziani centro insulare nr. 59.000
    - veneziani isolani estuario nr. 30.000
    - veneziani di terraferma nr. 181.000
    Dovremmo ottenere (sulla carta) i seguenti dati:
    - per i veneziani anfibi + turisti equivalenti + isolani = 150.000 cittadini ovvero posti letto nr. 675
    - per i veneziani di terraferma = 181.000 cittadini ovvero posti letto nr. 815
    Per un totale Comunale di nr. 1490 posti
    Le attuali capacità ospedaliere pubbliche sono:
    - Ospedale Civile di Venezia posti letto nr. 405 (+ 187 in costruzione al padiglione Jona – campa cavallo)
    - Ospedale all'Angelo posti letto nr. 680
    Per un totale effettivo odierno del Comune di nr. 1.085 posti letto complessivi.
    Se ne ricava una situazione negativa di 405 posti letto che, forse, potrà scendere a 218 quando saranno disponibili i letti del Jona, precisando che si volessero quantificare i posti letto come in Trentino, cioè con il parametro di 4,9 per ogni mille abitanti, i letti mancanti salirebbero di altre 132 unità.

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