giovedì 23 dicembre 2010

COMUNICATO

Abbiamo appreso che la gara di oggi per la vendita delle aree dell’ex Ospedale al Mare è andata deserta. “Stranamente” non ha partecipato neanche Est Capital, che aveva stipulato il preliminare d’ acquisto relativo al precedente bando e che aveva chiesto, nella famosa busta A, la mega-darsena e l’abbattimento del Monoblocco, richieste recepite nonostante la petizione sottoscritta da più di 8.000 abitanti.

domenica 31 ottobre 2010

Stop al nuovo bando per l'ospedale al Mare (La Nuova Venezia)

«Alla fine, commissario e Comune vogliono vendere il Monoblocco trasferendo ancora più lontano dall'ospedale civile i servizi sanitari, con grave danno per i lidensi. Vogliono "regalare" ai privati una darsena da 2500 posti, che porterà solo inquinamento e traffico, e un'intera spiaggia. In cambio di cosa? Di una sala cinematografica: il nuovo bando la vendita dell'ospedale al Mare va bloccato».  

sabato 30 ottobre 2010

Quella darsena inquinerà le spiagge (il Gazzettino)

Una sola domanda e una sola risposta, senza tanti giri di parole: «Alberghi, centro benessere, torri, spiaggia non più libera, darsena da 2.500 posti in mare. A chi giova questa mega operazione immobiliare sul Lido? Ai privati, che con la comoda scusa del palazzo del Cinema avranno mano libera su tutta l’isola. Il tutto alla "modica" cifra di 90 milioni per costruire una sola sala cinematografica e con danni ambientali incalcolabili».

mercoledì 27 ottobre 2010

CINEMA ASTRA - ORDINE DEL GIORNO

Dopo il fallimento del protocollo del gennaio 2006, dopo quello del maggio 2007, si apprende dalla stampa che il Comune di Venezia, in accordo con il Commissario governativo, si accingerebbe a preparare un nuovo bando di gara, che prevede non solo la vendita delle aree dell’ex Ospedale al mare, ma anche l’abbattimento del Monoblocco e della sua piscina per talassoterapia, la privatizzazione della spiaggia dell’ex OAM e l’approvazione di una megadarsena da 2.500 posti barca.

domenica 24 ottobre 2010

Sciopero del 21.10.2010

Leggendo le notizie sulla partecipazione allo sciopero della Sanità proclamato contro la dirigenza dell' ULss 12 veneziana, vedo, ancora una volta, come il giorno dopo ci sia sempre un balletto nel conteggio dei partecipanti alla manifestazione.
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domenica 5 settembre 2010

IL MONOBLOCCO NON SI TOCCA (Il corriere del veneto)

Monoblocco, mille no all'abbattimento Corteo al Lido contro il progetto Est Capital. Ca' Farsetti-governo: piano per completare il Palazzo VENEZIA Da destra a sinistra, giovani, anziani, mamme, bambini e disabili, Tutti in corteo per dire no alla trasformazione dell'ex ospedale al Mare e per salvare il Monoblocco. Un migliaio di persone, hanno sfilato lunghe le strade del Lido «sfiorando» la Mostra del Cinema mentre il sindaco sta trattando con il governo la soluzione per recuperare i fondi necessari per realizzare il nuovo Palazzo così come era stato progettato originariamente, anche con il piano interrato.

IL MONOBLOCCO NON SI TOCCA (La Nuova Venezia)

MANIFESTAZIONE IN GRAN VIALE 
Monoblocco, 800 «no» alla vendita Affollato corteo in dVesa della struttura sanitaria pubblica LIDO. Il corteo per la difesa della sanità lidense supera ogni aspettativa degli organizzatori e riesce a mobilitare un numero di partecipanti superiore a qualsiasi altra iniziativa simile nell'isola, evidenziando chiaramente quale sia il punto di vista dei lidensi sulla questione della vendita del Monoblocco.

IL MONOBLOCCO NON SI TOCCA (Il Gazzettino)

Monoblocco, 1000 in corteo alla Mostra Mobilitazione per chiedere il mantenimento della struttura dell'Ulss a uso sanitario, bloccato per quasi due ore il Gran Viale 
Lorenzo Mayer
LIDO In mille in corteo al Lido per chiedere il mantenimento del monoblocco dell'ex ospedale al mare ad uso sanitario. Un migliaio di persone, secondo le stime della polizia municipale, ha preso parte ieri pomeriggio alla manifestazione, promossa dal Coordinamento per la sanità pubblica.

lunedì 30 agosto 2010

MANIFESTAZIONE PER IL MONOBLOCCO

MOVIMENTO PER LA DIFESA DELLA SANITA’ PUBBLICA ULSS 12

ANCORA TUTTI INSIEME
per difendere il Monoblocco
e la piscina dell’ex Ospedale al Mare

ancora a manifestare
venerdì 3 settembre 2010
alle ore 17,30
in piazzale S.M.Elisabetta-Lido




Perché non vogliamo perdere la piscina e il Monoblocco:

- il Monoblocco, sede del Distretto socio-sanitario, del Punto di Primo Intervento, del Centro di salute mentale, è utilizzato oltre che dai lidensi, dai cittadini di Pellestrina, Murano, Burano, Treporti, Ca’ Savio, Cavallino.
- trasferire i servizi altrove creerebbe enormi disagi;
- portare il Punto di Primo Intervento agli Alberoni è pericoloso. Come potrebbe passare l’autoambulanza in caso di problemi nell’unica strada di collegamento (ad es. nella strettoia di Malamocco)?;
- un paziente in pericolo di vita verrebbe portato prima in autoambulanza agli Alberoni e poi riportato a San Nicolò per la idroambulanza al Pronto Soccorso del Civile. Non si tratta solo di disagio, ma rischio e pericolo di vita!
- con la vendita del Monoblocco agli speculatori (che pretendono ancora altre migliaia di metri cubi da cementificare, compresa la darsena sulla spiaggia di San Nicolò), i cittadini perderebbero ulteriormente altri servizi sanitari, tra cui definitivamente la piscina per la riabilitazione, che funziona con acqua marina. Oltre che ingiusto, ciò è immorale, soprattutto se viene fatto, come ci dicono, per costruire una sala cinematografica altro che nuovo e grande Palazzo del Cinema!;
- è ingiusto e immorale, sapendo che la ULSS 12 ha pagato milioni di euro con i soldi dei cittadini per il restauro di parte del Monoblocco.

sabato 7 agosto 2010

Assemblea Pubblica al MONOBLOCCO

Lunedì 9 agosto alle ore 9 Assemblea urgente davanti al Monoblocco dell'ex Ospedale al Mare Lido di Venezia

Passaparola

domenica 27 giugno 2010

APPELLO PER LA TUTELA DEL DIRITTO ALLA SALUTE DEI CITTADINI VENEZIANI

SOS la sanità veneziana rischia il collasso !

APPELLO PER LA TUTELA DEL DIRITTO ALLA SALUTE DEI CITTADINI VENEZIANI

La grave situazione finanziaria della Ulss 12, che ha presentato 120 milioni di euro circa di debito nel 2009, sta avendo pesantissime ripercussioni sulla pelle dei cittadini e delle cittadine, degli operatori sanitari (medici, infermieri, addetti all'assistenza, ecc.).

Servizi eliminati: cancellata la Guardia di Gastroenterologia ed Otorinolaringoiatria a Venezia ed anche i 2 posti letto di terapia subintensiva al Lido.

mercoledì 23 giugno 2010

La Nuova Venezia: Il silenzio assordante della politica

Davanti al Civile manifestazione del comitato per la difesa dell'ospedale «Salute a Venezia: fatti, non parole». Uno striscione con appelli a Comune e sindaco perché intervengano a difesa della sanità pubblica ha fatto ieri da sfondo alla manifestazione del movimento per la tutela dell'ospedale Civile. Davanti all'ospedale si sono riuniti una cinquantina di residenti muniti di cartelli che ricordano i punti deboli della sanità in centro storico: «Viviamo nel silenzio assordante della politica, che non prende in mano la situazione ha detto Salvatore Lihard al microfono non si conoscono le future sorti dei reparti di Medicina nucleare e di Emodinamica,

domenica 20 giugno 2010

La Nuova Venezia: Assemblea in campo

Sos emergenza sanità a Venezia. Con questo slogan il Movimento per la difesa della sanità pubblica in laguna organizza un- assemblea cittadina per mercoledì 23 giugno alle 18 in campo Santi Giovanni e Paolo. «Il punto sui servizi e la salute» questo l'ordine del giorno, sono stati invitati il sindaco, i consiglieri regionali, comunali e quelli di Municipalità.

mercoledì 9 giugno 2010

La Nuova Venezia: Emergenza medicina Nucleare e ambulanze

Non si parla di priorità, ma di emergenze. Chiedono risposte il Movimento per la difesa della sanità pubblica e i dipendenti della Asl 12 riuniti nella Confederazione dei comitati di base. Nel primo caso, il movimento avanza richieste per l'ospedale civile: idroambulanze, snellimento delle file al Pronto soccorso, fondi per l'adeguamento del reparto di Medicina Nucleare.

domenica 30 maggio 2010

La Nuova Venezia: La difesa dei primari, ma senza due colleghi.

Al vertice dell'Asi 12 c'è chi afferma la necessità di un ridimensionamento delle strutture saintarie lagunari La difesa dei primari, ma senza due colleghi C'è chi ha cercato di interpretare l'assenza dei due primari delle strutture per cui si agita il fantasma del ridimensionamento, Gabriele Risica di Cardiologia e Michele Sicolo di Medicina Nucleare, con il loro presunto mancato allineamento sulle posizioni dei colleghi schierati venerdì a sostenere che il Santi Giovanni e Paolo non solo non chiuderà, ma neppure verrà ridimensionato. Non avevano l'influenza e neppure erano impegnati altrove, semplicemente non sarebbero stati invitati all'incontro dal primario che lo ha organizzato. Il fronte di chi vuole dimostrare che nulla verrà smantellato sarebbe stato più credibile se anche Risica e Sicolo fossero stati presenti e avessero parlato.