giovedì 19 gennaio 2017

MOVIMENTO PER LA DIFESA

                         DELLA SANITA’ PUBBLICA


                                                                            COMUNICATO

E’ bastata un’epidemia influenzale per scoperchiare il vaso di  Pandora!

Ci riferiamo alle notizie di questi giorni che riguardano il nosocomio di Mestre (ospedale provinciale HUB con tutte le eccellenze specialistiche) della nuova ULSS 3 Serenissima. All’articolo del Gazzettino del 18/01/2017 “…..la Direzione sanitaria dell’Angelo ha deciso di sospendere i ricoveri programmati a fronte dell’eccezionale flusso di pazienti provenienti dal Pronto Soccorso. Uno stato di crisi che va avanti da almeno un mese e che in questi giorni è arrivato al suo culmine. Non solo, la Direzione ospedaliera ha chiesto ai reparti di accelerare, per quanto possibile, le procedure di dimissioni dei pazienti in cura, così da avere più posti liberi da assegnare ai  pazienti provenienti dal Pronto Soccorso….”

Siamo stati  facili profeti quando in un’apposita conferenza stampa avevamo denunciato proprio qualche mese fa (28 novembre) che il numero dei posti-letto era insufficiente a  Venezia, così come pure a Mestre (soprattutto con la fusione con le ex ULSS13 e ULSS14). L’Ospedale all’Angelo fu progettato per un bacino ben diverso da quello di oggi che serve circa 650.000 utenti.

E’ da anni che sollecitiamo la Regione a rivedere le schede ospedaliere proprio per non arrivare ad emulare l’ospedale di Nola dove i sanitari sono stati costretti ad intervenire per le emergenze curando le persone sul pavimento.

Abbiamo sempre sostenuto (ne è testimone la V Commissione) che le dotazioni ospedaliere approvate dalla Regione, non sono solo insufficienti, ma non sono nemmeno calibrate ai bisogni-necessità della popolazione soprattutto in mancanza di un Osservatorio epidemiologico.

Il taglio secco di 175 posti letto deciso per la ex ULSS12 dalla Regione, è stato giustificato con l’apertura sul territorio di “strutture di ricovero intermedie”, peraltro mai decollate, e “Medicine di Gruppo Integrate” aperte H.24 per sette giorni settimanali. Purtroppo queste ultime si contano sulle dita di una mano e funzionano 5 giorni per 12 ore. Tutte inadempienze che aggravano il collasso dei Pronto Soccorso.
La settimana scorsa, a Mestre, un utente ha dovuto (pazientare) 10 ore per  4 punti di sutura alla mano!

Il provvedimento di annullare i ricoveri programmati è inaccettabile!
Alla Regione chiediamo l’aumento dei posti letto e l’attivazione urgente delle strutture territoriale.
Al Sindaco Brugnaro chiediamo di intervenire urgentemente per garantire ai cittadini i posti letto necessari e, conseguentemente, un adeguato ampliamento del personale sanitario.

Al personale medico e d infermieristico va tutta la nostra solidarietà per le condizioni stressanti e di disagio in cui sono costretti ad operare.

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