MOVIMENTO PER LA DIFESA
DELLA SANITA’ PUBBLICA
COMUNICATO
E’ bastata
un’epidemia influenzale per scoperchiare il vaso di Pandora!
Ci riferiamo alle notizie di questi giorni che riguardano
il nosocomio di Mestre (ospedale provinciale HUB con tutte le eccellenze
specialistiche) della nuova ULSS 3 Serenissima. All’articolo del Gazzettino del
18/01/2017 “…..la Direzione sanitaria
dell’Angelo ha deciso di sospendere i ricoveri programmati a fronte
dell’eccezionale flusso di pazienti provenienti dal Pronto Soccorso. Uno stato
di crisi che va avanti da almeno un mese e che in questi giorni è arrivato al
suo culmine. Non solo, la
Direzione ospedaliera ha chiesto ai reparti di accelerare,
per quanto possibile, le procedure di dimissioni dei pazienti in cura, così da
avere più posti liberi da assegnare ai
pazienti provenienti dal Pronto Soccorso….”
Siamo stati facili
profeti quando in un’apposita conferenza stampa avevamo denunciato proprio
qualche mese fa (28 novembre) che il numero dei posti-letto era insufficiente
a Venezia, così come pure a Mestre
(soprattutto con la fusione con le ex ULSS13 e ULSS14). L’Ospedale all’Angelo
fu progettato per un bacino ben diverso da quello di oggi che serve circa
650.000 utenti.
E’ da anni che sollecitiamo la Regione a rivedere le
schede ospedaliere proprio per non arrivare ad emulare l’ospedale di Nola dove
i sanitari sono stati costretti ad intervenire per le emergenze curando le
persone sul pavimento.
Abbiamo sempre sostenuto (ne è testimone la V Commissione ) che
le dotazioni ospedaliere approvate dalla Regione, non sono solo insufficienti,
ma non sono nemmeno calibrate ai bisogni-necessità della popolazione
soprattutto in mancanza di un Osservatorio epidemiologico.
Il taglio secco di 175 posti letto deciso per la ex ULSS12
dalla Regione, è stato giustificato con l’apertura sul territorio di “strutture
di ricovero intermedie”, peraltro mai decollate, e “Medicine di Gruppo
Integrate” aperte H.24 per sette giorni settimanali. Purtroppo queste ultime si
contano sulle dita di una mano e funzionano 5 giorni per 12 ore. Tutte
inadempienze che aggravano il collasso dei Pronto Soccorso.
La settimana scorsa, a Mestre, un utente ha dovuto
(pazientare) 10 ore per 4 punti di
sutura alla mano!
Il provvedimento di annullare i ricoveri programmati è
inaccettabile!
Alla Regione chiediamo l’aumento dei posti letto e
l’attivazione urgente delle strutture territoriale.
Al Sindaco Brugnaro chiediamo di intervenire urgentemente
per garantire ai cittadini i posti letto necessari e, conseguentemente, un
adeguato ampliamento del personale sanitario.
Al personale medico e d infermieristico va tutta la nostra
solidarietà per le condizioni stressanti e di disagio in cui sono costretti ad
operare.
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