domenica 5 settembre 2010

IL MONOBLOCCO NON SI TOCCA (Il corriere del veneto)

Monoblocco, mille no all'abbattimento Corteo al Lido contro il progetto Est Capital. Ca' Farsetti-governo: piano per completare il Palazzo VENEZIA Da destra a sinistra, giovani, anziani, mamme, bambini e disabili, Tutti in corteo per dire no alla trasformazione dell'ex ospedale al Mare e per salvare il Monoblocco. Un migliaio di persone, hanno sfilato lunghe le strade del Lido «sfiorando» la Mostra del Cinema mentre il sindaco sta trattando con il governo la soluzione per recuperare i fondi necessari per realizzare il nuovo Palazzo così come era stato progettato originariamente, anche con il piano interrato.
Così tanti non se li aspettava nemmeno Giorgio Orsoni che solo una decina di giorni fa aveva presentato il piano di recupero dell'ex ospedale all'insegna dello slogan «Prima la sanità, poi il Monoblocco». In cambio di un nuovo distretto, un'Utap, un centro prelievi i privati potranno abbattere il Monoblocco, costruire una darsena alla radice della diga di San Nicolò e villette immerse nel verde. Ma evidentemente non è bastato a convincere chi da tempo parla di una «speculazione immobiliare». «Est Capital non si accontentata di aver avuto approvate le nuove edificazioni e maggiori volumetrie, ora vuole anche la costruzione di un'impattante darsena e la demolizione del Monoblocco», dicono i promotori della manifestazione. Ieri pomeriggio sono scesi in strada con fischietti e tamburi portando cartelli eloquenti su quello che chiedono: «Il Lido non si vende, gi le mani dal Monoblocco». Cittadini del Lido ma anche tutte le forze politiche locali: da Simone Stefan di Rifondazione a Matteo Bognolo del Pdl, fino a una parte del Pd (c'erano Paolo Povolato, Angelo Ghezzo e Valter Varmi), nonostante la presa di posizione della direzione dei democratici. Il partito di Bersani infatti si è schierato a fianco del sindaco ribadendo la priorità della salvaguardia dei servizi socio sanitari e la necessità di non toccare una sedia del Monoblocco se prima non viene costruita una sede alternativa. La frattura all'interno del Pd emerge chiaramente dalla presa di posizione di alcuni esponenti del partito. Dalla consigliera provinciale Serena Ragno («Temo che il problema della bonifica sia un'escamotage per far rientrare dalla finestra quanto tenuto fuori dalla porta grazie alla volontà dei cittadini e della passata giunta») all'ex presidente della Municipalità di Venezia Enzo Castelli («La giunta deve rendersi conto che ha di fronte un'isola offesa: questa è un'operazione diversa da quella approvata dal consiglio comunale che non toccava il Monoblocco»). All'altezza della sala giochi, una signora ha un malore e deve fermarsi: «Tra sei-sette ore sarà in ospedale a Venezia», commenta amaramente un manifestante. Le firme contro l'accordo tra Comune e privati aumentano ogni giorno sempre di più . «Il destino del Monoblocco è legato alla speculazione edilizia - ha detto l'ambientalista Cristina Romieri non ci sono finanziamenti per costruire il Palazzo del Cinema e devono vende - re l'Ospedale al Mare, ma a Mossetto, presidente di Est Capital, non gli basta». In realtà il sindaco sta cercando di recuperare i soldi per realizzare il nuovo Palazzo del Lido per intero, compreso il piano interrato. Sono due le ipotesi che Ca' Farsetti sta percorrendo: la prima convincere il sottosegretario alla presidenza Gianni Letta a prevedere, così come previsto originariamente, i fondi all'interno delle manifestazioni per i 150 anni dell'Unità d'italia; la seconda inserire il Palazzo del Cinema tra le opere di compensazioni previste per la realizzazione del Mose. Ne ha parlato qualche giorno fa il consigliere di In Comune Giuseppe Caccia con il sindaco: «E' una proposta interessante, ma non ne ho parlato con nessuno del governo spiega Orsoni Mi pare piuttosto pi percorribile l'ipotesi dei finanziamenti per la festa dell'Italia unita». Il corteo avanza fino alla spiaggia Des Bains, ma invece di fermarsi come concordato con la questura, prosegue ancora, puntando verso la Mostra. Alla fine i manifestanti demordono, ma l'obiettivo è raggiunto: « E' una manifestazione di tanta gente stufa di essere mal- trattata, una buona giornata per l'organizzazione democratica di questa città», dice il pd Valter Vanni. Luca Ferrari

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