| MANIFESTAZIONE IN GRAN VIALE
Monoblocco, 800 «no» alla vendita Affollato corteo in dVesa della struttura sanitaria pubblica LIDO. Il corteo per la difesa della sanità lidense supera ogni aspettativa degli organizzatori e riesce a mobilitare un numero di partecipanti superiore a qualsiasi altra iniziativa simile nell'isola, evidenziando chiaramente quale sia il punto di vista dei lidensi sulla questione della vendita del Monoblocco. Pi di 800 abitanti dell'isola ieri pomeriggio hanno sfilato in Gran Viale. anno così voluto dimostrare il loro dissenso all'operazione che porterebbe EstCapital ad acquisire le aree ora occupate dalle strutture sanitarie pubbliche. Un corteo chiassoso (distribuiti pi di duecento fischietti, numerosi anche campanacci, bonghi e tamburi) ma pacifico, che si è limitato a scandire slogan per la salute isolana, esibire cartelli con Mossetto, Cacciari e Orsoni ridotti a simil-Pinocchio. Il corteo si è snodato, come concordato con le forze dell'ordine, in Gran Viale Santa Maria Elisabetta, ostacolando solo in parte la viabiità. In prima fila i rappresentanti «storici» del Movimento per la Difesa della Sanità Pubblica, guidati da Salvatore Llhard, Palolo Fumagalli e Cristina Romieri e a seguire la rappresentanza di praticamente tutto il Lido. Presenti anche, come da richiesta delle associazioni e per la prima volta, le forze po litiche dell'isola, con uno schieramento bi-partisan che comprendeva Matteo Bognolo, e Andrea Bodi per la maggioranza e Angelo Ghezzo e Simone Stefan per l'opposizione. Dopo il ritrovo in Piazzale, il corteo si è mosso in direzione Des Bains, arrivando nel momento di massimo afflusso a coprire in lunghezza quasi metà Gran Viale. Unico piccolo momento di divisione interna si è avuto quando alcuni rappresentanti di partiti politici hanno distribuito manifesti a favore del corteo, ma con il simbolo del partito bene in vista, fatto che gli organizzatori avevano chiesto di evitare. «Ora - ha detto Lihard al termine della manifestazione - non ci possono pi prendere in giro come hanno fatto fino ad adesso: è chiaro quello che il Lido intero vuole, e noi non intendiamo fermarci qui». (Massimo Tonizzo)
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